Week-end di Pasqua in Valle d’Aosta

Ormai mi capita sempre più spesso di trascorrere le festività, natalizie e pasquali, a Torino. Sono passati i tempi universitari in cui la giovane calabrese attraversava l’Italia in autobus per raggiungere parenti e amici. Gli aspetti positivi di rimanere qui, in Piemonte, ovviamente non mancano e quest’anno con il mio ragazzo ho organizzato un mini tour di Pasqua per la Valle d’Aosta.

Veduta Castello di Fénis
Castello di Fénis

Partenza sabato mattina, direzione Castello di Fénis. Situato nell’omonimo comune valdostano, è uno dei più famosi castelli della Valle d’Aosta. Costruito presumibilmente intorno al 1300, occupa un’area verde su di una dolce altura, una posizione non ideale per una fortezza; infatti pare che l’edificio non avesse funzioni militari ma fosse sede di rappresentanza. Il castello apparteneva all’importante famiglia Challant-Fénis, che, con lo scopo di ostentare la propria prestigiosità ed il proprio potere, optò per una doppia cinta muraria merlata e chiamò il maggior artista gotico internazionale piemontese: Giacomo Jaquerio.

cortile del Castello di Fénis Aosta
Cortile Castello di Fénis – Scalone

Uno degli ambienti più suggestivi è sicuramente il cortile che, con un caratteristico scalone semicircolare, le balconate e gli affreschi, è uno spettacolo per gli occhi!

affreschi e balconata del Castello di Fénis
Cortile Castello di Fénis – Affreschi e balconata

Al primo piano si trova la cappella. Attualmente è un’unica grande sala ma presumibilmente in origine era divisa in due ambienti: uno occupato dalla cappella vera e propria, l’altro, con il grande camino, ospitava una stanza di rappresentanza. Come nel cortile, anche quest’ambiente è ricoperto completamente da affreschi ancora ben conservati: durante la visita non si può fare a meno di stare con il naso all’insù!

affreschi cappella Castello di Fénis Aosta
Cappella del Castello di Fénis – Ciclo di affreschi

Caratteristici del castello sono poi i numerosi camini; uno di questi è particolarmente grande, una vera e propria stanza, con tanto di finestra, nella quale si può entrare per osservare lo sviluppo della canna fumaria.

camino Castello di Fénis Aosta
Camino

Nel 1400 il declino degli Challant-Fénis portò inevitabilmente il declino del castello che giunse nel 1800 in un avanzato stato di abbandono e degrado. Alla fine dell’Ottocento, l’edificio venne ceduto allo Stato e vennero condotte campagne di restauro che lo riportarono al suo antico splendore. Purtroppo gli arredi presenti attualmente non sono originali del 1300 ma il risultato di una serie di acquisti fatti presso antiquari della zona con il tentativo di mostrare al pubblico le antiche funzioni dei diversi ambienti.

arredo cassettone Castello di Fénis Aosta
Mobile in legno

È possibile visitare il castello accompagnati da un addetto o, pagando un supplemento sul biglietto, si può usufruire di una guida turistica; noi abbiamo optato per questa seconda scelta ed è stato molto interessante conoscere i retroscena di questo fantastico edificio. La visita è abbastanza veloce e per nulla tediosa, una tappa assolutamente consigliata!

Il nostro week-end pasquale è proseguito nel pomeriggio con la passeggiata nella bellissima città di Aosta – già vista più volte ma che non ci stanchiamo mai di visitare – per poi concludersi la domenica di Pasqua con la visita al Forte di Bard ed alla mostra fotografica “Wildlife Photographer of the year 2016”. Un centinaio di scatti accompagnano la passeggiata lungo uno stretto corridoio; ogni foto è corredata da una didascalia breve ma molto esaustiva. Le foto in mostra fanno parte del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il Bbc Wildlife Magazine.

Mostra fotografica Forte di Bard Wildlife Photographer of the year
Snow hare, Rosamund Macfarlane (UK) – fonte: lovevda.it

Il fotografo riesce a sintetizzare le sue intenzioni rivelando i momenti immediatamente precedenti lo scatto e le condizioni ambientali in cui sono state scattate le foto; la mostra si rivela, pertanto, un magnifico viaggio per immagini e per immaginazione, consentendo al visitatore di vedere non solo la sua “opera” conclusa ma anche il suo “divenire”.

Vista di Aosta da Charvensod
Aosta vista da  Charvensod

P.s. Una nota di merito va anche al B&B Mamosipiegy a Charvensod (Aosta) dove abbiamo pernottato durante il nostro week-end. La struttura, gestita dalla simpaticissima e disponibile Simonetta, è piccola ma molto accogliente, arredata finemente e con gran gusto. Un’ottima scelta per soggiornare nelle immediate vicinanze di Aosta.

Resti romani Aosta
Fabio e Marilina

 

Questo articolo è stato scritto da Marilina


 

Castello di Fénis

Orari:

Dal 25 marzo al 30 settembre: 9.00 – 19.00, tutti i giorni

Dal 1° ottobre al 31 dicembre: 10.00 – 13.00 e 14.00 – 17.00
chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio

Forte di Bard Mostra fotografica Wildlife Photographer of the year 2016 

3 febbraio – 2 giugno 2016

Orari mostra:

da martedì a venerdì: 11.00 – 18.00
sabato, domenica e festivi: 
11.00 – 19.00

 

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